La verità, vi prego, sul tartufo

12 curiosità e fatti poco noti sul tartufo, inestimabile ricchezza di molti territori italiani votati all’eccellenza dell’enogastronomia.

La verità, vi prego, sul tartufo

Data Pubblicazione: 12/10/2017

Con l’Autunno le tavole si arricchiscono di invitanti prodotti di stagione: gustosi funghi, morbide castagne… e raffinatissimi tartufi! Se è vero infatti che la raccolta durante l’anno non si ferma mai, tante sono le varietà di questo rinomato frutto del territorio, è proprio a partire dall’Autunno che la ricerca del pregiato tartufo bianco entra nel vivo. Ecco 12 cose che (forse) ancora non sai su questo gioiello della cucina!

12 curiosità sul tartufo

1 – Il tartufo non è quello che pensate

Il tartufo è un fungo ipogeo

Anche se il nome scientifico (Tuber Micheli) potrebbe indurre a pensare che si tratti di un tubero, come la patata, il tartufo è decisamente altro. Si tratta di un fungo. Proprio così, esattamente come i porcini o le mazze di tamburo. La sola differenza rispetto a questi ultimi risiede nel fatto che il tartufo è una specie ipogea di fungo: cresce cioè sotto terra.

2 – I primi cercatori di tartufo furono…

Antichi amanti del tartufo? Gli Egizi

Non si sa con certezza. Le prime testimonianze scritte che ci sono pervenute portano la firma di Plinio il Vecchio, naturalista romano vissuto nel primo secolo dopo Cristo. Attraverso riferimenti contenuti nei suoi scritti si è ipotizzato che il tartufo fosse conosciuto da molto tempo, addirittura dagli antichi Egizi. Sembra infatti che il faraone Cheope facesse preparare per gli ambasciatori stranieri piatti a base di questo prezioso alimento.

3 – L’amico degli alberi

Le radici degli alberi sono il perfetto habitat per il tartufo

Il tartufo nasce e prospera accanto alle radici di alcuni alberi: noccioli, carpini, tigli o pioppi. Anche le radici di quercia garantiscono al tartufo l’ambiente ideale per lo sviluppo: condizioni climatiche e ambientali favorevoli sono elementi chiave nella crescita del nostro prezioso tuber micheli.

4 – Questione di ecosistema

Le spore interne del tartufo  si diffondono quando questo viene mangiato dagli animali

Per riuscire a diffondersi e riprodursi il tartufo ha bisogno… di essere mangiato! Sì, perché le spore che generano nuovi tuber vengono rilasciate soltanto quando il tartufo è dissotterrato e mangiato da un animale (cinghiali e roditori, di solito).

5 – I migliori cercatori di tartufo al mondo? Non i cani

Il maiale è stato per secoli il miglior aiutante del cercatore di tartufi

Esatto. Per quanto nell’immaginario collettivo l’idea del cercatore di tartufi sia accompagnata più o meno sempre dal profilo di un fedele cane con il naso a terra, il miglior aiuto che si possa avere per trovare tartufi lo può offrire il maiale. L’unico neo? Non appena conclusa con successo la ricerca, i maiali possono danneggiare i tartufi con zampe o muso, essendo meno delicati dei cani.

6 – Un segreto per conservare a lungo il tartufo

Il miglior modo per conservare il tartufo? Un contenitore chiuso colmo di riso

Come fare a conservare a lungo e in condizioni ottimali il tartufo? È sufficiente riporlo all’interno di un barattolo colmo di riso. I chicchi contribuiscono a mantenere stabile l’umidità e ne asciugano eventuali eccessi. Inoltre, il riso assorbe il profumo del tartufo… e può essere utilizzato per cucinare risotti indimenticabili!

7 – Consumo? A ciascuno il suo

Meglio consumare il tartufo bianco crudo, quello nero cotto

Esistono molte indicazioni per trarre il massimo dal tartufo a tavola. Una prima distinzione, importante per ottenere i migliori risultati da ciascuno dei due tipi principali, è semplicissimo da seguire: è preferibile consumare il tartufo bianco crudo, mentre per quanto riguarda il tartufo nero è consigliata la cottura.

8 – La regione che produce il maggior quantitativo di tartufo bianco è…

Il Molise è la regione italiana con la più significativa produzione di tartufo bianco

La maggior quantità di tartufo bianco (denominato Tuberum Magnatum Pico) si raccoglie in Molise. Una piccola regione dalla ricchezza notevole, considerato che il 40% dei tartufi bianchi italiani provengono proprio dai suoi boschi.

9 – Vini e tartufo

Quali sono i vini migliori da abbinare al tartufo

Ecco quello che devi sapere per accompagnare al meglio i tuoi piatti a base di tartufo con i vini più adatti: per prima cosa non scegliere vini troppo aromatici, perché il forte sapore del tartufo comprometterebbe la degustazione alterandone l’armonia. Se scegli un vino invecchiato, presta attenzione ai sentori che potrebbe sprigionare: tralascia vini con aroma di vaniglia o tabacco. Che tu scelga un vino bianco o un rosso, seleziona etichette dall’acidità molto bassa. Qualche consiglio? Per il tartufo nero scegli Montepulciano d’Abruzzo o Nebbiolo Langhe. Per il bianco, opta per un Cortese DOC o un Dolcetto Costafiore.

10 – Perché il tartufo odora di gas?

Alcuni microorganismi sono responsabili del caratteristico odore del tartufo

Sarebbe meglio invertire i termini della domanda: il gas è inodore, quel caratteristico sentore che si avverte è dovuto a una sostanza aggiunta alle bombole, che aiuta a valutare quando il gas sta per finire. Questa sostanza chimica si chiama tetraidrotiofene, e ricorda l’odore del tartufo bianco. Tornando al protagonista della nostra analisi, l’odore caratteristico del tuber è dovuto a colonie di batteri che lo abitano. Queste colonie producono bismetiltiometano e dimetilsolfuro, sostanze che danno origine al caratteristico profumo del tartufo.

11 – Il più caro al mondo?

Tartufo più caro al mondo

Il tartufo più caro al mondo è stato venduto al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo) nel 2016, durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Caratterizzato da un peso notevole (900 grammi), una forma imponente e un profumo meno pungente e più morbido rispetto a molti altri esemplari presenti, questo tartufo bianco ha visto chiudere le offerte una volta raggiunta la cifra record di 100.000 euro. I fortunati acquirenti? Un gruppo di amatori provenienti da Hong Kong.

12 - Prodotti aromatizzati al tartufo? Sì, grazie!

Prodotti aromatizzati al tartufo!

Se cerchi un buon modo per scoprire il tartufo, perché non provare la nostra selezione di prodotti aromatizzati? Risotto o Tagliatelle, Sugo al tartufo oppure con funghi e tartufo, e ancora Olio al tartufo: qualunque sia la declinazione che intendi dare alla tua cena speciale, troverai l’ingrediente ideale nella nostra dispensa. Scopri uno dei tesori più buoni dell’Autunno, regalati un’esperienza gastronomica da vero Gourmet!

Photo credit: jaumescar , freestock.ca ? dare to share beauty e Ray in Manila via VisualHunt.com / CC BY 

Vedi tutti i contenuti
Cerca nel blog