Ci sono credenze popolari dure da abbandonare, talmente radicate nel pensiero comune da risultare resistenti anche agli attacchi della verità. Tra questi miti resiste da molto tempo quello che vuole il vino “roba da maschi”. Nulla di più falso e anacronistico!
Ecco cinque luoghi comuni da sfatare su vino e donne!
1 - Sommelier? Un lavoro da uomini
Falso, anzi falsissimo. La competizione che incorona il miglior Sommelier al mondo, tenuta in Argentina nel 2016, ha visto nella rosa dei finalisti 4 donne su 15 aspiranti al titolo. E la rosa ristretta dei 3 contendenti, dalla quale è uscito il nome del miglior Sommelier al mondo (lo svedese Jon Arvid Rosengren), vedeva una donna protagonista, l'irlandese Julie Dupouy. Un lavoro da uomini? Assolutamente no!
2 - Gli uomini acquistano più vino delle donne
Assolutamente no. Dati alla mano, nel corso del 2016 gli acquisti di vino da parte delle donne nel mondo sono stati molto più numerosi rispetto a quelli degli uomini. Alcuni dati? 83% negli USA, 70% in Francia, 70% nel Regno Unito.
3 - Le donne amano solo vini bianchi e dolci
Sbagliato. Quasi il 60% delle donne che acquistano e consumano vino predilige il rosso (come la nostra Daniela). Un buon 30% delle acquirenti sceglie il bianco, mentre il restante 10% opta per il rosato (la scelta di Vissia).
4 - Donne produttrici di vino? Poche e isolate
Chiunque pensi una cosa del genere non conosce Le Donne del Vino, associazione italiana che annovera tra i propri iscritti soltanto donne che lavorano nel mondo dell’enologia: cantiniere, produttrici, enologhe e sommelier. Punta di diamante del mondo vitivinicolo italiano, quest’associazione è molto attiva e dinamica, e si rende spesso protagonista di iniziative interessanti per la promozione e la diffusione della cultura del vino.
5 - Le donne acquistano e bevono solo vini che conoscono bene
Tutt’altro! Le donne amano sperimentare, e a differenza degli uomini acquistano vino non soltanto per il marchio o per il prezzo, quanto piuttosto per quello che sanno comunicare una bottiglia e un’etichetta, per un particolare insieme di suggestioni che parte dal colore del vino e arriva fino alla storia che condivide, sorso dopo sorso. Spesso una donna è più informata su territorio e vitigni. Insomma, se pensi che il vino in rosa significhi solo ripetizione anche in questo caso sei del tutto fuori strada!