Tutto quello che c'è da sapere sul cocktail Mimosa

Il famoso long drink fresco ed elegante

Tutto quello che c'è da sapere sul cocktail Mimosa

Data Pubblicazione: 29/06/2022

Chi conosce e apprezza il Bellini cocktail, sicuramente avrà sentito parlare della sua variante: il Mimosa cocktail. La ricetta è sempre a base di bollicine e di frutta, ma in questo caso la protagonista è l’arancia.

Dove nasce il cocktail Mimosa? La storia

Circa le origini di questo amato long drink non ci sono certezze univoche, ma sembrerebbe che sia stato inventato a Parigi, attorno al 1925, dal barman del Ritz Hotel e che abbia poi riscontrato un grande successo oltre confine. La scelta del nome sembra invece essere dovuta al colore acceso del cocktail, che ricorda il fiore mimosa.

Tuttavia, ci sarebbe un antenato del cocktail Mimosa: il Buck’s Fizz. È stato inventato qualche anno prima  a Londra da Malachy MacGarry, il barman del Buck’s Club (dal quale prende il nome), il quale è stato il primo ad aver avuto l’intuizione di mescolare questi due ingredienti vincenti: il succo d’arancia e le bollicine.

Qual è la differenza tra il cocktail Mimosa e il Buck’s Fizz?

Nella preparazione di questi due cocktail concorrono gli stessi ingredienti, ma in proporzioni differenti. Mentre il cocktail Mimosa prevede parti uguali di succo e bollicine, il Buck’s Fizz è una versione meno alcolica dello stesso long drink, in quanto vuole che il succo di arancia sia il doppio rispetto alla bollicina che si andrà a utilizzare.

Cocktail Mimosa: ingredienti e procedimento

mimosa cocktail ingredienti

 

Preparare il cocktail Mimosa è semplice e veloce e per realizzarlo serviranno solo due ingredienti! La ricetta originale prevede l’uso dello Champagne, ma anche lo spumante Brut, come il ‘900 Gran Giordano, ben si presta ad essere accostato alla dolcezza della frutta, grazie al suo moderato apporto zuccherino. Per chi invece non vuole cimentarsi nell’arte della mixology, esiste anche la versione del cocktail Ready to Drink.

Le dosi per una persona sono:

  • Spumante Brut (o Champagne) 75ml;
  • Succo (o spremuta) d’arancia 75 ml;
  • Una fetta di arancia come guarnizione.

Per la preparazione del cocktail Mimosa, è consigliabile prediligere la spremitura delle arance e la conseguente filtratura, al succo pronto confezionato. È importante, inoltre, che sia la spremuta che lo spumante siano refrigerati: solo a questo punto si potrà procedere con la realizzazione del drink. È possibile aiutarsi con il bicchiere dosatore, per una maggiore precisione, oppure versare gli ingredienti in parti uguali direttamente nel bicchiere.

È da tenere bene a mente la scelta del calice: la flûte è il bicchiere ideale per servire questo long drink. Dopo averlo fatto raffreddare con dei cubetti di ghiaccio, aiutandosi con un bar spoon - il cucchiaio solitamente utilizzato nella preparazione dei cocktail dai barman – si può versare il mix e può guarnire il bicchiere con una fettina di arancia. Et voilà: il cocktail Mimosa è pronto per essere degustato! Questo drink, infatti, non è adatto ad essere conservato, ma va consumato subito.

Quando bere il cocktail Mimosa e a cosa abbinarlo?

Questo cocktail fresco e gradevole è molto amato nei paesi anglosassoni, dove viene bevuto in tantissime occasioni, perfino la mattina di Natale! All’estero viene spesso degustato durante il brunch, in compagnia di pancakes o di un french toast, mentre in Italia il Mimosa cocktail viene spesso associato alla Giornata Internazionale della Donna, come regalo alternativo al mazzo di mimose, anche in accompagnamento all’omonima torta! Il cocktail Mimosa ben si abbina agli aperitivi, agli stuzzichini, anche fritti, ai menu di pesce e perfino alla carne bianca.

 

Se stai cercando un cocktail fresco e leggero per i tuoi party o se vuoi organizzare un brunch con gli amici, il cocktail Mimosa non guasta mai!

 

 

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