5 cose da fare se ti trovi in Emilia Romagna

5 COSE DA FARE SE TI TROVI IN EMILIA ROMAGNA

Dici Emilia Romagna e pensi subito a deliziosi manicaretti e divertimento non-stop in riva al mare: c’è molto, moltissimo di più! Manifestazioni, tesori dal passato, luoghi preziosi, vini leggendari, simboli dell’Italia nel mondo: scopri 5 cose da fare se ti trovi in Emilia Romagna!

1 – Metti una sera a Teatro…

Il Teatro Farnese di Parma, piccolo gioiello del Seicento, per un itinerario emiliano suggerito da Giordano Vini

Teatro di corte dei Duchi di Parma e Piacenza, questo gioiello secentesco è una straordinaria testimonianza dello sfarzo e delle capacità artistiche dei grandi architetti del nostro passato. Gravemente danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale e ricostruito negli anni Cinquanta, il Farnese di Parma evoca un antico lusso: c'è da perdersi nella sala circondata dalla platea a U, contemplando la bellezza senza tempo della struttura. Immagina la favolosa inaugurazione tenuta nel 1628, quando la cavea venne interamente allagata per allestire una battaglia navale con enormi modelli lignei di imbarcazioni portati direttamente in sala!

2 – Museo Ferrari di Maranello

Il Museo Ferrari di Maranello, immancabile tappa emiliana di un itinerario firmato Giordano Vini

Se il mondo dei motori ti appassiona, una visita al Museo Ferrari di Maranello è d’obbligo. Un percorso unico, che si snoda tra le tappe dell’incredibile storia del Cavallino Rampante. Vetture magnifiche, vere e proprie opere d’arte che hanno contribuito ad alimentare e plasmare il mito dell’automobile nel corso del Novecento. Una chicca per chi sogna il brivido della pista: all’interno di una monoposto perfettamente ricostruita è possibile vivere le emozioni dei piloti attraverso un simulatore semiprofessionale. Se il tuo cuore batte per la Formula 1, il Museo Ferrari sarà un sogno a occhi aperti!

3 – Un vino dalla storia… frizzante!

Un vino, una terra: il Lambrusco Giordano restituisce il piacere di un viaggio nel gusto

La storia nel nome: Lambrusco deriva dal latino Labrum, margine, e Ruscum, selvatico. Sapevi che si tratta di uno dei vini più antichi? Furono proprio i Romani a vinificare il primo Lambrusco, utilizzando il frutto di viti selvatiche che crescevano spontaneamente a ridosso dei campi coltivati. È documentato da alcuni ritrovamenti che furono i Romani stessi a conferire le bollicine al Lambrusco, attuando un rudimentale processo di rifermentazione nelle anfore. E oggi? Oggi è semplicemente uno dei vini più amati in Europa, un rosso fresco e leggero che non teme calura estiva: il miglior portabandiera di un territorio che non perde mai il sorriso.

4 – Piadina, tigelle e gnocco fritto

Giordano Vini consiglia una tappa in un chiosco per scoprire la piadina, le tigelle o il gnocco fritto

Ciascuna regione italiana ha un tale patrimonio di ricette tipiche, che è impossibile elencarle tutte. L’Emilia, che fa della buona tavola un vero e proprio culto, vanta una ricchezza di piatti davvero difficile da eguagliare. Se capiti per la prima volta da quelle parti, e vuoi avere un assaggio dei sapori autentici del territorio, non puoi rinunciare a uno di questi tre piatti tipici: la piadina romagnola, le tigelle e lo gnocco fritto. Ciascuno a suo modo racconta storie di gusto fortemente radicate nelle città e nei luoghi che li hanno visti affermarsi come simboli del gusto italiano. Un consiglio? Scegli un chiosco: sono veri e propri templi gourmet dove si celebra ogni giorno l’Emilia Romagna più gustosa!

5 – Festa artusiana 24/06 – 2/07

Ultima tappa del viaggio in Emilia proposto da Giordano Vini: la Festa Artusiana

Forlimpopoli ospita la Festa Artusiana: la cittadina si trasforma per una settimana nella capitale del Mangiar Bene, e festeggia con un evento dal respiro internazionale il padre della cucina italiana moderna, il suo concittadine Pellegrino Artusi. 9 serate all’insegna della cultura, della gastronomia e dell’intrattenimento: lo storico manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Artusi, pubblicato per la prima volta nel 1891, rivive attraverso dibattiti, incontri e soprattutto piatti proposti da chef di grande esperienza. Se capiti in Emilia tra il 24 giugno e il 2 luglio, perché non approfittarne per assaggiare la migliore tradizione gastronomica italiana?

Photo credit: Nicola since 1972 , Alessandro Bonvini e Pug Girl via VisualHunt / CC BY | Photo credit: Marcus Q via Visual hunt / CC BY-SA