Il risotto è uno dei primi piatti simbolo della tradizione italiana: cremoso, avvolgente e sempre diverso a seconda degli ingredienti. Dal mare alla montagna, dall’orto ai sapori più decisi, ogni risotto racconta una storia e merita il giusto compagno nel calice. Abbinare vino e risotto non è un dettaglio: la scelta del vino giusto può esaltare aromi e consistenze, trasformando un piatto in un’esperienza indimenticabile.
Il vino giusto da abbinare al tuo risotto
Un buon vino per il risotto deve rispettare alcune caratteristiche fondamentali:
- equilibrio: non deve coprire i sapori del piatto, né risultare troppo debole.
- aromaticità: più il risotto è semplice e delicato, più il vino deve avere profumi freschi e vivaci; al contrario, per ricette ricche e strutturate servono vini complessi.
- freschezza e acidità: sono indispensabili per bilanciare la tipica cremosità del risotto.
- territorialità: scegliere vini dello stesso territorio degli ingredienti esalta il legame con la tradizione.
Per esempio, il risotto alla milanese allo zafferano esprime aromi intensi che si esaltano con uno Chardonnay strutturato o una Barbera giovane. Il risotto ai frutti di mare, invece, trova il suo compagno ideale in vini freschi e profumati come un Vermentino o un Fiano. Ogni risotto ha il suo abbinamento ideale: scopri quale vino abbinare ai tuoi risotti preferiti!
Risotto alla zucca: dolcezza e morbidezza
Il risotto alla zucca è delicato e vellutato, con una dolcezza naturale che chiede un vino capace di bilanciare senza coprire. Ottimi abbinamenti sono un Fiano o un Lugana, vini bianchi morbidi e freschi, che accompagnano la cremosità senza sovrastarla. Anche un rosato fruttato può sorprendere, regalando equilibrio e leggerezza.
Risotto con asparagi: freschezza ed eleganza
Gli asparagi hanno un gusto vegetale e leggermente amarognolo, che richiede vini freschi e con un profilo aromatico chiaro e nitido. Un Sauvignon Blanc o un Vermentino sono ideali, grazie alle loro note erbacee e minerali. In alternativa, un Pinot Grigio può valorizzare la delicatezza del piatto senza appesantirlo.
Risotto con i funghi: profumi di bosco
Il risotto ai funghi, soprattutto con i porcini, porta in tavola profumi intensi e terrosi. Da provare con un Dolcetto o un Nebbiolo giovane, che hanno corpo e aromaticità senza risultare troppo invadenti. Per chi preferisce il bianco, l’abbinamento con un Gewürztraminer offre contrasti affascinanti.
Risotto alle zucchine: leggerezza e sapidità
Delicato e leggero, il risotto alle zucchine si sposa bene con un bianco fresco come per esempio il Pinot Grigio. Se invece alle zucchine si aggiungono i gamberetti, il piatto acquista una nota marina che chiama un Vermentino o un Fiano, capaci di esaltare la parte sapida e aromatica.
Riso con salsiccia: sapore deciso
La salsiccia dona struttura e intensità al risotto: qui servono rossi di buona personalità, come un "Selvato" Chianti DOCG o un Morellino di Scansano. La componente tannica e speziata del vino accompagna perfettamente il gusto ricco del piatto.
Risotto alla pescatora: mare nel piatto
Il risotto alla pescatora è un tripudio di sapori marini. In abbinamento, meglio puntare su bianchi freschi e profumati come il Vermentino o il Fiano. Se la preparazione è particolarmente ricca, si può osare anche con uno Champagne brut o un Cava.
Risotto al tartufo: eleganza e intensità
Il tartufo ha un profumo inconfondibile, profondo e persistente. Per il , quindi, servono vini importanti e strutturati: il Montepulciano d’Abruzzo o il Nebbiolo sono perfetti. Anche un Barolo giovane può regalare un abbinamento di grande finezza.
Qual è il vino perfetto per “sfumare” il risotto?
Oltre a scegliere il vino da portare a tavola, c’è un altro momento in cui il vino incontra il risotto, la sfumatura in cottura: alla fine della tostatura del riso, appena prima che la cipolla si imbiondisca troppo, in cui l’intervento del vino dà la direzione all’intero piatto. Se il risultato che vuoi ottenere è essenziale e raffinato, il vino bianco è il più indicato. Uno Chardonnay per stemperare il calore e dare la nota fruttata è un buon alleato, così come un Pinot Grigio dai delicati sentori floreali. Se invece l’obiettivo è dare forza e sostanza, via libera ad un rosso stile Merlot o Teroldego, che sanno di tradizione e di casa.
Ci sono ricette però in cui il vino diventa protagonista
Ed è qui che nascono capolavori culinari quali il risotto all’Amarone, alla Barbera d'Asti e al Barolo. Certo sono da considerarsi piatti importanti, degni dei vini che si portano dietro, ma forse proprio il fatto di gustarli in occasioni speciali ce li fa apprezzare ancora di più. Qui si va oltre al classico bicchiere usato per sfumare e si abbonda un po’ nella quantità. Ma questo è solo valore aggiunto per ogni degno wine lover.
Che sia nel calice, in cottura o come ingrediente principale, il vino resta il compagno inseparabile di ogni risotto.