Primitivo: caratteristiche e abbinamenti del vino che ha conquistato il mondo

Il rosso pugliese tra i più famosi e apprezzati della regione

Primitivo: caratteristiche e abbinamenti del vino che ha conquistato il mondo

Data Pubblicazione: 21/12/2022

Il Primitivo è il vitigno simbolo dell’Italia meridionale, perché è diffuso in Abruzzo, Basilicata, Sardegna e Campania; tuttavia, è in Puglia che queste uve esprimono il loro migliore potenziale, merito del clima caldo e secco del Salento, privo di piogge particolarmente intense. La vicinanza al mare, inoltre, arricchisce maggiormente queste uve già eccellenti, risultando in un vino rosso caldo, profumato e avvolgente.

 

Storia e curiosità sul Primitivo

Le origini del vitigno Primitivo sono ancora incerte, ma si ritiene che sia arrivato in Puglia più di 2000 anni fa grazie alla popolazione degli Illiri, che lo avrebbero importato in Italia dai Balcani e in California dalla Dalmazia. Verso la fine degli anni ’60, infatti, è stata scoperta una somiglianza tra il Primitivo e lo Zinfandel californiano e gli studi del DNA hanno confermato la loro origine comune.

Si deve ai frati, nel 1700, la diffusione di barbatelle di Primitivo da Gioia del Colle alle province di Lecce e Taranto, ed è proprio nella zona di produzione delimitata all’area di un comune salentino che il vino Primitivo ha conquistato la sua Denominazione di Origine nel 1974, tra le più antiche del tallone d’Italia, con il Primitivo di Manduria DOC, sempre più apprezzato e diffuso anche all’estero. Tuttavia, già dagli anni ’90 la varietà di vite Primitivo era particolarmente diffusa nel nostro Paese, diventando la nona per estensione di superficie vitata nel territorio italiano

Il nome del vitigno e del vino deriva dal fatto che le uve di Primitivo sono le prime ad essere vendemmiate in Puglia, grazie alla loro maturazione precoce. Questo vitigno è piuttosto esigente e delicato, soffrendo sia la siccità che l’eccessiva umidità: le piogge brevi della Puglia permettono ai suoi acini di asciugarsi in fretta, senza che le uve vengano attaccate dalle muffe, a cui sono sensibili.

 

vino primitivo caratteristiche

I vini Primitivo e le loro caratteristiche

In passato il Primitivo, date le sue caratteristiche intense, veniva utilizzato maggiormente come uva da taglio. È merito degli agricoltori, che ne hanno progressivamente compreso il potenziale, la coltivazione del vitigno con il metodo ad alberello pugliese, controllandone la resa e permettendo alla vite di sviluppare tutte le caratteristiche che le magiche terre pugliesi gli donano.

Il vino Primitivo è caratterizzato da un alto tenore alcolico e da un colore rosso rubino profondo. Quando sottoposto a invecchiamento presenta dei riflessi granati, mentre quando giovane, inebria con i profumi e le sensazioni di frutta rossa, come prugna e mora e di fiori di viola, che poi evolvono con l’affinamento in note di confettura matura, liquirizia e spezie. Al palato, il Primitivo pugliese è morbido e pieno, con un finale persistente ed equilibrato.

 

Il Primitivo a tavola: gli abbinamenti gastronomici

Il vino Primitivo si presta a tanti gustosi abbinamenti, specialmente con i piatti della regione Puglia, come il ragù e le braciole, ma anche i classici della cucina italiana. Esalta infatti molto bene un buon piatto di parmigiana, la pasta alla norma e, in generale, accompagna egregiamente tutti i menù di carne, che sia alla brace o arrosto, come anche la selvaggina e perfino la carne agrodolce. Il Primitivo Puglia IGT, per esempio, si abbina anche alle pietanze piccanti.

I vini Pizzicanto Primitivo Salento IGT e il Primitivo di Manduria DOC Riserva sono apprezzati anche come vini da meditazione, in grado di trasportare chi li assaggia in un viaggio alla scoperta dei gusti della terra e delle tradizioni pugliesi.

Da tenere sempre a mente, inoltre, che i vini Primitivo sono l’accompagnamento perfetto per un tagliere di salumi e formaggi stagionati come il caciocavallo, il parmigiano, il cacioricotta, il pecorino, il taleggio e il murazzano.

Infine, il Primitivo può essere utilizzato anche in moltissime ricette, come i risotti con salsiccia e vino, per insaporire tagliate di carne e, se vinificato in rosa, come nel caso del Primitivo Rosato Puglia IGT, è eccellente sia in abbinamento ai piatti di pesce, aperitivi, frittura e carni bianche che come ingrediente per realizzare un delicato risotto con vino e melograno.

 

Ora che conosci tutto su questo vino pugliese, non ti resta che degustare gli eccellenti Primitivo di Giordano e sperimentare le sue caratteristiche anche in cucina!

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