Nel mondo della mixology, il vermouth e il bitter sono due pilastri dal carattere inconfondibile. Entrambi nascono da una componente alcolica arricchita dall’aggiunta di erbe e spezie, ma si differenziano nettamente per gusto, origine e utilizzo.
In questa guida approfondiremo le loro differenze, esplorando le rispettive caratteristiche, le varianti più note e i cocktail iconici che li vedono protagonisti!
Alle radici del gusto: cosa distingue il vermouth dal bitter
Cos’è il vermouth? Si tratta di un vino aromatizzato nato a Torino nel 1786, grazie a un’intuizione di Antonio Benedetto Carpano, in un periodo in cui la domanda di vini fortificati ed economici cresceva in tutta Europa. Il nome deriva dal tedesco Wermut, ovvero assenzio, la pianta che ne caratterizza l’aroma principale. Alla base c’è sempre un vino - bianco o rosso, principalmente di origine italiana - che viene arricchito con alcol puro, zucchero ed estratti botanici: erbe aromatiche come melissa, timo e salvia, ma anche agrumi, fiori, spezie e radici.
Cosa sono i bitter invece? In questo caso parliamo di bevande alcoliche ad alta gradazione, nate in origine come rimedi medicinali, aromatizzate con erbe, spezie, radici, cortecce ed altri ingredienti messi in infusione. Dalla seconda metà dell’Ottocento, in particolare, sono diventati elementi fondamentali della miscelazione, apprezzati per la loro intensità, la quasi totale assenza di zucchero e il carattere amarognolo.
La differenza tra vermouth e bitter diventa così evidente: il primo ha una base vinosa, più morbida e aromatica; il secondo si caratterizza per l’impiego di alcol neutro come componente principale, e si distingue per il gusto amaro, secco e deciso. Se il vermouth si presta bene anche al consumo liscio, il bitter trova infatti il suo impiego ideale nella preparazione dei grandi classici della mixology.
Vermouth e bitter: caratteristiche e tipologie
Quante sfumature può assumere il vermouth? Le varianti - rosso, bianco, rosato, dry, extra dry e dolce - si differenziano principalmente per il colore e la quantità di contenuto zuccherino, che danno vita a un gusto capace di spaziare da note più morbide e avvolgenti a sentori più secchi e agrumati.
Tra le etichette del nostro catalogo, spiccano tre esempi da non perdere:
- “Civico 10” Vermouth di Torino Rosso Superiore: un rosso brillante, a base di Nebbiolo d’Alba DOC, che offre aromi floreali, agrumati e speziati. In bocca è vellutato, ricco, armonico, lievemente tannico, con sfumature di frutti rossi e arancia amara che si intrecciano in un finale lungo e persistente. Ideale da sorseggiare da solo o come base per cocktail strutturati.
- “Verney” Vermouth delle Alpi: ispirato a una ricetta valdostana di fine Ottocento, utilizza un “vino di montagna” e piante alpine come l’assenzio maggiore, il timo e la santoreggia. Un prodotto di grande personalità, perfetto a fine pasto.
- Martini Riserva Speciale Rubino: unisce la base vinosa del Nebbiolo a botaniche naturali, dando vita a un profilo profondo, astringente e aromatico, in cui l’amaro si esprime in tutta la sua complessità e finezza. Ottimo per chi cerca un vermouth da meditazione o da miscelare in drink elaborati.
E per quanto riguarda i migliori bitter per i cocktail? Anche in questo caso, esistono diverse interpretazioni, tutte accomunate da alcune caratteristiche fondamentali: alta aromaticità, gusto secco e un equilibrio tra note amaricanti, speziate e lievemente dolci.
Ecco alcune proposte per esaltare i drink più amati di sempre:
- Bitter Aperitivo Artigianale: realizzato con erbe spontanee della Valle d’Aosta come l’artemisia, il sambuco e la genziana, il sorso armonizza note dolci e amare, arricchite da sfumature di arancia e liquirizia. Un incontro originale tra intensità alpina e profumi mediterranei, perfetto da gustare all’ora dell’aperitivo.
- Martini Bitter “Riserva Speciale”: ispirato a una storica ricetta del 1872, bilancia toni amari, floreali, erbacei e agrumati. L’affinamento in tini di legno esalta la complessità del bouquet, regalando un profilo intenso e sfaccettato. Ideale per la miscelazione o per accompagnare un momento di relax.
- Select Bitter Aperitivo: ottenuto da circa 30 botaniche e realizzato secondo la ricetta veneziana originale, nonché protagonista della nascita dell’aperitivo all’italiana, è una scelta ottimale per uno Spritz d’autore.
- Stock Bitterissimo: dal colore rosso rubino, sprigiona profumi tipicamente mediterranei, dove arancia e limone si intrecciano con le note fresche delle erbe officinali. Al palato emergono sfumature di assenzio, rabarbaro, genziana e aloe. Con il suo gusto bitter, intenso e ricco dal punto di vista aromatico, si presta perfettamente ai cocktail più iconici della tradizione.
Miscelazione d’autore con vermouth e bitter: i cocktail che hanno fatto la storia
Conoscere le peculiarità di vermouth e bitter permette sicuramente di apprezzarne le potenzialità nei drink più iconici. Il primo, con la sua eleganza aromatica, dona rotondità e struttura. Il secondo, grazie alla sua intensità e secchezza, aggiunge complessità e profondità. Di seguito, potrai trovare alcuni tra i più celebri cocktail con bitter e cocktail a base di vermouth.
Negroni
Nato agli inizi del ’900, pare da un’intuizione del conte Camillo Negroni, il Negroni combina in parti uguali gin, vermouth rosso e bitter. Nella nostra interpretazione, l’incontro tra il “Civico 10” Vermouth di Torino Rosso Superiore e lo Stock Bitterissimo crea un equilibrio armonioso tra dolcezza, secchezza e amarezza, con eleganti sfumature agrumate e speziate. Il risultato? Una preparazione decisa e sofisticata, dal carattere inconfondibile.
Americano
Antenato del cocktail Negroni, l’Americano è un altro grande classico della tradizione italiana, dove il gin lascia spazio a una spruzzata di soda. Con il "Verney" Vermouth delle Alpi e il Bitter Artigianale Giordano, in particolare, si ottiene un drink rinfrescante, dal retrogusto persistente, con un profilo ben bilanciato tra note dolci e amare.
Martini
Icona dei lounge bar americani e simbolo di eleganza senza tempo, il Martini è il cocktail secco per eccellenza. Nella sua versione classica unisce gin e vermouth dry, in un equilibrio tra la forza del primo e le note aromatiche del secondo. Un grande classico intramontabile, capace di valorizzare le sfumature botaniche di entrambe le soluzioni. Da scoprire anche nelle sue varianti arricchite da qualche goccia di bitter per un tocco più deciso e intenso.
Manhattan
Cocktail americano dall’anima sofisticata, il Manhattan mescola whiskey, vermouth rosso e qualche goccia di bitter aromatico. Nella versione da noi proposta, il Martini Riserva Speciale Rubino contribuisce con profondità, rotondità e dolcezza, mentre il Bitter Riserva Speciale, insieme all’Angostura, aggiunge una nota amaricante ed erbacea. Un perfetto incontro tra il gusto del vermouth e l’intensità dei bitter.
Scopri l’eccellenza dei vermouth e dei bitter e trova il tuo equilibrio tra aromi e intensità, per creare i cocktail più iconici e personali di sempre!