La giornata internazionale della donna è un'occasione speciale per ricordare come i vecchi cliché che le separano dal mondo del vino o che affermano che solo alcuni tipi di vino sono adatti alle donne sono ormai superati. Il genere femminile, infatti, sta oggi assumendo il ruolo che merita sia fra i produttori che fra gli appassionati di vino.
La storia delle donne e il vino
Nel corso della storia dell’umanità, il vino ha sempre accompagnato le antiche civiltà, diventando protagonista di scambi commerciali, riti e tradizioni e assumendo un ruolo di primaria importanza. Tuttavia, in tutte le società che hanno fatto la storia del vino, erano diffusi dei divieti che non solo allontanavano le donne dal vino, ma prevedevano anche delle severe conseguenze per le trasgreditrici.
Nella Grecia antica, per esempio, un particolare pratica della vita sociale era quella di riunirsi nel simposio, dei veri e propri banchetti, dove avrebbero potuto partecipare solo gli uomini. Alle donne non era concesso bere vino e prendere parte al simposio, ad eccezione delle etère, che suonavano e danzavano.
Anche nell’antica civiltà Romana alle donne era severamente proibito bere vino: la trasgressione di questo divieto poteva essere punibile anche con la morte. Il motivo? Il consumo del vino avrebbe portato le donne direttamente all’adulterio. Solo nell’età imperiale è stato concesso alle donne di bere il vino passito e i vini dolci: all’immagine della donna che vive all’ombra del focolare domestico si contrappone la più autonoma figura della donna etrusca, la quale, grazie al benessere economico, partecipava in maniera attiva alla vita pubblica.
Bere vino durante la Festa della Donna testimonia i progressi fatti dall’antichità fino ad oggi in fatto di diritti e possibilità femminili, oltre a confermare come il consumo del vino in innumerevoli occasioni sia profondamente radicato in diverse culture da tutto il mondo.
Il vino e le donne oggi: un rapporto positivo e in crescita
Oggi, il vino ha fatto breccia nel cuore delle donne. O forse dovremmo dire che sono le donne ad averlo conquistato?
Nella filiera vitivinicola la presenza femminile è forte e in costante crescita: nel 1988 è nata “Le donne del Vino”, associazione che vanta più di 1000 iscritte. Dal vigneto fino alla cantina, passando dalla comunicazione e dalla tavola: la voce delle donne è sempre più determinante in enologia. Si tratta forse di un viaggio iniziato da poco, ma di quelli che non finiscono mai. Il vino è un territorio da esplorare: più ti sembra di conoscerlo, più ti sa stupire, un po' come le donne.
L’importante ruolo delle donne nel mondo del vino si nota anche dal punto di vista del consumo del vino, dove i numeri femminili sono in ascesa. Da un recente studio curato dall’Osservatorio sul Mondo Agricolo Enpaia-Censis presentato durante il Vinitaly 2023 intitolato “Il Consumo di Vino al Femminile” è emerso che oltre 12,1 milioni di donne bevono vino, ovvero il 46,7% delle donne italiane, con un incremento percentuale nel periodo 2014-2021 del 15,5% a fronte del +2,9% degli uomini. È pertanto evidente che è in atto una rivoluzione di genere nel rapporto con il vino e il numero di consumatrici di vino sta crescendo a ritmi nettamente più intensi rispetto agli uomini, che comunque rappresentano il 70,7% di consumatori di vino a livello nazionale.
Che vini scegliere per la Festa delle Donne?
Quali sono, quindi, i vini preferiti dalle donne? Dai recenti studi è emerso che il 40,6% delle donne preferisce i vini frizzanti. Il 40,1% preferisce i rossi fermi, mentre il 30,2% i bianchi fermi e il 29,3% gli spumanti. Infine, il sesso femminile ha espresso apprezzamento anche per i rosati, approvati dal 19,2%, delle donne, seguiti dai passiti e liquorosi (12,9%) e dagli champagne (11,3%). A differenza degli uomini, le cui preferenze si incentrano maggiormente sui vini rossi e bianchi fermi, le donne esprimono maggiore preferenza anche per i vini frizzanti, i rosati e i passiti.
Rubiamo una frase a Oscar Wilde: “le donne hanno gusti semplicissimi, si accontentano sempre del meglio!”. Non è questione di colore: gusto e olfatto nelle donne sono più sensibili. Bevendo un buon vino riusciranno a percepire almeno due o tre sapori e profumi in più rispetto agli uomini. Infine, ci sono tutti i ricordi che si legano a un assaggio: memorie di attimi preziosi, di passioni, di follie e piccole tenerezze.
I vini giusti per festeggiare la Festa della Donna devono quindi essere dei vini speciali. L’8 marzo regalate e regalatevi etichette di qualità come per esempio il Doraluna, un vino bianco frizzante versatile e perfetto per un brindisi in occasioni speciali oppure il Provobis Rosé, fresco e allegro, questo vino ha un sapore armonico e delicato perfetto per accompagnare la Women Day. Un calice di vino contiene molto più di quel che si vede: le donne lo sanno, e quando lo riempiono versano dentro anche un po' di loro stesse, un po' del loro mondo.
Ora che conosci la storia delle donne e il vino e quali sono le etichette migliori per festeggiare l’International Women Day, esplora il catalogo Giordano! C'è un cuore che batte in ogni bottiglia, scoprite quali segreti ha da raccontare.