Settembre, il mese dell'uva: inizia il momento magico della vendemmia

Il fascino dell’autunno per gli appassionati di vino

Settembre, il mese dell'uva: inizia il momento magico della vendemmia

Data Pubblicazione: 04/09/2023

Nel mondo vitivinicolo il mese di settembre è impregnato di magia: l’arrivo dell’autunno segna l’inizio della vendemmia, ovvero della raccolta dell’uva. Soprattutto nel Bel Paese, questo periodo rappresenta un rituale che si ripete ogni anno, accompagnato da antiche tradizioni cariche di significato antropologico e feste della vendemmia! E anche se l’estate sta finendo, non temere, con le etichette giuste potrai tornare in vacanza!

 

Quando è il periodo della vendemmia?

Il momento della vendemmia è sicuramente molto emozionante: dopo un anno di duro lavoro nelle vigne, finalmente se ne raccolgono i frutti. Nonostante da nord a sud Italia spesso coincida con il mese di settembre, il periodo della vendemmia può variare in base a diversi fattori: la tipologia di vino che si vuole ottenere, le condizioni climatiche e il grado di maturazione delle uve. Se si vuole ricavare un vino che esalti l’aspetto acidulo, il momento ideale per la raccolta è quando le uve non sono ancora pienamente mature: in questo caso si parla di vendemmia anticipata.

Con il passare del tempo e con una maggiore maturazione delle uve, i livelli di acidi diminuiscono e si verifica un aumento degli zuccheri negli acini: per la maggior parte dei vini questo rappresenta il momento migliore per la raccolta e per il successo della vinificazione. I vini dolci e passiti, da fine pasto, prediligono invece delle uve molto mature, con un elevato apporto zuccherino, pertanto, il processo di maturazione dell’uva sarà prolungato, lasciando gli acini sulla vite e procedendo con una vendemmia tardiva, come per il Montepulciano d’Abruzzo DOC “Collection”. A volte, tuttavia, le condizioni climatiche, nelle annate caratterizzate da un clima caldo e secco, possono portare ad una prematura maturazione dell’uva, con una anticipazione della vendemmia addirittura a fine luglio – inizio agosto. La raccolta dell’uva, quindi, ha una cadenza annuale variabile, che può estendersi da luglio fino a novembre.

 

La giusta maturazione dell’uva

Prima dell’avvento della tecnologia, i vignaioli dovevano essere in grado di comprendere la giusta maturazione dell’uva solo grazie alla loro esperienza e conoscenza sul campo, per non vanificare tutti gli sforzi effettuati ottenendo un vino di bassa qualità. Al giorno d’oggi, il progresso scientifico e tecnologico ha messo a disposizione dei viticoltori strumenti e criteri per determinare la maturazione ideale dell’uva, che può essere di tre tipi:

  • Maturazione tecnologica: indica il livello di equilibrio tra gli acidi e gli zuccheri presenti nell’acino, tenendo conto anche della concentrazione di aromi e tannini e rappresenta il momento ottimale per la vendemmia;
  • Maturazione fenolica: si verifica quando i polifenoli, presenti nelle bucce, raggiungono il loro livello massimo, determinando la quantità di tannini nell’uva, la struttura dei vini e la loro colorazione. Tutti questi aspetti sono fondamentali specialmente per quanto concerne i grandi vini rossi, come per esempio il Barbaresco DOCG.
  • Maturazione aromatica: sta ad indicare quando le uve hanno raggiunto il massimo accumulo di aromi al loro interno, che diminuirebbe con una maturazione troppo prolungata. L’aspetto aromatico è quello più ricercato per i vini bianchi e le bollicine.

I vignaioli, quindi, osservano le curve di maturazione delle uve e avvalendosi di strumenti professionali come il rifrattometro, uno strumento ottico che attraverso la luce restituisce il valore di zuccheri presenti nell’uva, aiutando i viticoltori a determinare il momento ideale per la vendemmia.

 

Come avviene la vendemmia?

Una volta che l’uva ha raggiunto la sua maturazione ideale, ha inizio la delicata fase della vendemmia: molti sono gli accorgimenti da tenere in considerazione, per evitare che le uve fermentino in maniera spontanea prima di arrivare in cantina. Il raccolto non deve essere bagnato e non si deve effettuare la vendemmia nelle ore più calde della giornata. Inoltre, è necessaria anche una certa delicatezza durante il raccolto, per non danneggiare le uve e far fuoriuscire il loro succo. Con questi presupposti, la vendemmia può avvenire in due modi: manualmente, come nel caso dello Chardonnay Puglia IGP Biologico oppure con l’ausilio di apposite macchine.

Vendemmia manuale

 

vendemmia manuale dei vini

Come suggerisce il nome, per vendemmia manuale si intende la raccolta a mano dell’uva. Non si ricorre a strumenti meccanici, ma ci si affida esclusivamente alla cura dei viticoltori, che tagliano con delle apposite forbici gli acini, dopo averli attentamente esaminati. Il raccolto viene poi riposto con delicatezza in appositi contenitori di ridotte dimensioni, in grado di contenere massimo 15-20 kg di uva, che poi i vendemmiatori trasporteranno nelle cantine per poter dare inizio al processo di vinificazione. La vendemmia inizia di solito dalle uve a bacca bianca, come nel caso del Vermentino 'Terre Siciliane' IGT, la cui raccolta si effettua a mano a partire da settembre. La vendemmia manuale rappresenta la soluzione migliore nel caso di vigneti di piccole dimensioni, oltre ad essere l’unica opzione contemplata dai disciplinari di alcune DOC e DOCG.

 

Vendemmia meccanica

 

vendemmia meccanica dei vini

L’approccio meccanizzato alla vendemmia prevede l’utilizzo di apposite macchine vendemmiatrici che, tramite dei “battitori” scuotono la vite, provocando il distaccamento degli acini dai peduncoli. Gli acini vengono poi successivamente convogliati, tramite dei sistemi di ricezione, sui nastri trasportatori ed infine nel deposito di stoccaggio. In commercio esistono diversi tipi di macchine vendemmiatrici, strumenti necessari per abbattere i costi del lavoro in vigna: possono essere trainate o semoventi e a scuotimento verticale o orizzontale, in base al metodo di coltivazione della vite e della grandezza in ettari dei vigneti. Le macchine vendemmiatrici più avanzate sono perfino in grado di passare al livello successivo della vendemmia, la cernita, ovvero la separazione degli acini da eventuali scarti come le foglie o uve danneggiate.

 

Una volta terminata la vendemmia, i viticoltori procedono con la vinificazione vera e propria delle uve, in grado di deliziarci con innumerevoli vini pregiati. Degustali tutti con Giordano Vini!

 

Vedi tutti i contenuti
Cerca nel blog