Vino Rosso di Montalcino DOC: storia, caratteristiche e abbinamenti

Un vino sontuoso ma amichevole, perfetto per affiancare i piatti corposi della cucina toscana

Vino Rosso di Montalcino DOC: storia, caratteristiche e abbinamenti

Data Pubblicazione: 10/10/2025

Dal vitigno principe della Toscana, il Sangiovese, nasce un vino rosso che fa innamorare chi apprezza i sentori fruttati e freschi, privi di asperità. È questa l’identità del Rosso di Montalcino DOC, un vino regionale italiano che si distingue per l’immediatezza sensoriale e per la grande versatilità negli utilizzi in cucina.

Scopri tutto quello che c’è da sapere sul vino Rosso di Montalcino DOC, tra storia, terroir, caratteristiche e abbinamenti consigliati!

 

Origini, terroir e vitigni del vino Rosso di Montalcino DOC

 

Sebbene il Sangiovese (oggi vitigno d’elezione per vini iconici come il Brunello e il Chianti) fosse già diffuso nell’Italia centrale in epoca etrusca, la variante da cui il Rosso di Montalcino è tratto - il Sangiovese Grosso - è stata selezionata verso la metà del XIX secolo dal chimico Clemente Santi. Il suo intento era dare vita a un clone dal colore più carico (che per questo motivo fu chiamato anche Brunello), capace di dare vita a vini dall’ottima capacità di invecchiamento.

La produzione di etichette come queste richiedeva tuttavia tempi più lunghi, che rallentavano gli introiti, motivo per cui l’uvaggio fu utilizzato anche per realizzare un rosso dall’affinamento breve, più leggero, beverino e fresco, nonché più accessibile a livello economico.

Da questa necessità dipesero le origini del Vino Rosso di Montalcino DOC, che fu insignito della propria denominazione nel 1983.

 

vino rosso di montalcino doc storia e zona di produzione

 

Oggi il terroir del Vino Rosso di Montalcino DOC corrisponde al comune storico di Montalcino, una zona collinare racchiusa tra i fiumi Orcia, Ombrone e Asso e caratterizzata da notevoli differenze pedoclimatiche a seconda delle aree.

A nord i suoli sono ricchi di alberese - un terreno poco organico, ricco di argilla e di carbonato di calcio - e di galestro (un’argilla scistosa), mentre le altitudini elevate espongono i vitigni a un clima fresco che genera sfumature acidule e una buona complessità organolettica.

A ovest e a sud le piante godono di un’ottima esposizione solare, di temperature più alte e di suoli composti da calcare e argilla - alcuni dei quali di origine vulcanica - che donano profondità ai vini, nonché una punta minerale riconoscibile.

 

Fresco, versatile: i tratti organolettici di un grande vino rosso toscano

  

Il periodo di invecchiamento limitato conferisce al Rosso di Montalcino la propria innata soavità. Il colore rubino è luminoso e brillante, intenso, ma non troppo profondo, mentre i profumi - amplificati dalla temperatura ideale di servizio tra 16° e 18°C - sono freschi e immediati, con un bouquet delicato che richiama alla mente la fragranza dei frutti rossi e scuri, come ciliegia e prugna.

Al palato è schietto e beverino, asciutto e rinfrescante, con tannini raffinati, una media struttura e una persistenza che accompagna a lungo la degustazione.

Ottimo da bere giovane assieme a svariate preparazioni, dai piatti della cucina toscana alle ricette internazionali, questo vino rosso italiano non si preclude la possibilità di trascorrere un periodo di invecchiamento in cantina - meglio tra i 2 e i 5 anni, fino a un massimo di 10 anni - per sviluppare sentori più profondi e complessi.

 

Tra cucina italiana e internazionale: con cosa si abbina e come si serve il vino Rosso di Montalcino DOC?

 

Gli abbinamenti con il vino Rosso di Montalcino DOC includono un ventaglio piuttosto ampio di proposte, che vanno dagli aperitivi ai primi saporiti, fino ai secondi di carne, ai quali si adatta grazie a una versatilità e a una freschezza innate.

Le prime preparazioni con cui va a nozze l’etichetta proposta da Giordano Vini - questo "Selvato" Rosso di Montalcino DOC - sono i piatti della cucina toscana, caratterizzati in genere da una buona corposità, ma senza eccedere nell'intensità. Risultano dunque adatti a essere sostenuti da un rosso suadente e mediamente strutturato come questo, dal colore brillante, dai profumi netti di frutti di bosco e sottobosco e dal gusto piacevolmente equilibrato.

Ottimo per valorizzare un antipasto locale a base di formaggi semi-stagionati e salumi - come Pecorino Toscano, caciotta, Raviggiolo, coppa, lardo di colonnato e Finocchiona, accompagnati da un po’ di pane toscano tostato - questo vino rosso fa battere il cuore assieme a risotti e paste a base di funghi o tartufo, ma anche zuppe calde di legumi.

Pici, pappardelle al ragù di lepre o salsiccia e altri primi piatti saporiti sono un’altra opzione validissima, mentre tra i secondi più adatti per questo vino spiccano il pollo alla cacciatora e l’iconica bistecca alla fiorentina.

Uscendo dalla sua terra d’origine, le caratteristiche del vino Rosso di Montalcino DOC si sposano benissimo con piatti di carne variegati, come arrosti di maiale, grigliate, bolliti, brasati, lasagne al ragù e scaloppine ai funghi.

 

 

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