Quali sono i principali Vitigni Internazionali?

Tre vini bianchi e rossi di fama e diffusione mondiale

Quali sono i principali Vitigni Internazionali?

Data Pubblicazione: 20/03/2023

Tutti i curiosi e i wine lover, degustando diverse tipologie di vini e sentendone parlare, si saranno chiesti almeno una volta da dove provenissero le uve e si sono imbattuti in termini come vitigni internazionali e vitigni autoctoni. Conoscere alcuni dei più famosi e diffusi vitigni internazionali ti aiuterà a non farti trovare impreparato e donerà del valore aggiunto alla tua degustazione!

 

Classificazione dei vitigni: autoctoni e internazionali

 

I vitigni autoctoni sono quelli originari di un luogo e lì presenti da secoli. Alcuni di loro sono idonei alla coltivazione non solo in quella delimitata area, ma anche altrove: in questo caso si tratta di vitigni alloctoni, chiamati più spesso vitigni internazionali, in quanto varietà maggiormente diffuse. La maggior parte dei vitigni più celebri e maggiormente diffusi sono originari dalla Francia, dove sono avvenuti importanti sviluppi enologici, ma ci sono anche esempi di vitigni internazionali provenienti da altre zone. Ecco, quindi, tre vini rossi e tre vini bianchi e le curiosità e caratteristiche dei vitigni più diffusi al mondo.

 

Cabernet Sauvignon: il vitigno più diffuso al mondo

 

Il Cabernet Sauvignon è di origine francese, precisamente della zona del Médoc e del Graves-Saint-Amant. Alcuni studiosi fanno risalire la nascita di questo vitigno in Epiro. Quel che è certo è che il ceppo attuale è nato spontaneamente da un incrocio tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc. E ha preso il meglio da entrambi i genitori!

Questo vitigno internazionale è maggiormente diffuso a Bordeaux, nella sua terra natia. È coltivato in Italia, specialmente in Toscana e l’estensione delle coltivazioni raggiunge le dimensioni maggiori negli Stati Uniti (California) e in Australia.

Il grappolo è medio piccolo, di forma piramidale, con acini sferici di colore blu molto scuro e disposti in maniera compatta. I vini realizzati con Cabernet Sauvignon, come per esempio il Cabernet Sauvignon Italia, hanno profumi che ricordano il mirtillo, il ribes nero, la mora e la menta. Qualche sentore di tabacco e prugna ed eleganti e appena accennate suggestioni di anicepeperone e olive.

È curioso sapere che il Cabernet Sauvignon è molto apprezzato in Vinoterapia: sono stati testati risultati interessanti se impiegato per alleviare problemi legati all’ipertensione.

 

Syrah (o Shiraz): un’affascinante e misterioso vitigno

 

vitigno internazionale syrah 

Si contendono la più antica coltivazione di questo vitigno l’Iran (in particolare la città di Shiraz) e l’italianissima Siracusa. Quel che è certo è che oggi il Syrah ha una patria d’adozione che lo ha accolto e cullato come poche altre zone nel mondo: la Valle del Rodano, che dalle Alpi svizzere attraversa il territorio francese.

 

Le caratteristiche del terreno e del clima consentono al vitigno di svilupparsi al meglio proprio in Francia. Per quanto concerne la diffusione del vitigno, viene coltivato in Francia, Spagna, Portogallo, Argentina, California, Cile, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda e infine in Australia, altra zona di particolare elezione del vitigno, tanto da essere il principale vitigno a bacca nera australiano. Nel nostro paese è diffuso in SiciliaToscanaPuglia e Lazio.

 

Il grappolo è medio, in genere di forma cilindrica, allungato e composto da acini piccoli e ovali; di colore blu, con buccia molto sottile. I vini hanno colore rosso scuro, con tendenza al granato aumentando l’invecchiamento. Carezza il naso con profumo di pepe e cioccolato. Ha un bouquet variegato e ricco, che spazia dai frutti di bosco alla liquirizia. Produce vini di buon corpo, intriganti e ricchi di suggestioni.

 

Una curiosità su questo vitigno? Si racconta che il Syrah sia giunto in Francia per mano di un cavaliere templare di ritorno dalle Crociate, Henri Gaspard de Sterimberg e che le barbatelle siano così attecchite sul Rodano.

 

Un amato vitigno internazionale: il Merlot

 

Non ci si può sbagliare: il Merlot ha una casa e si tratta di Pomerol, nella regione del Bordolese.

Nonostante la Francia sia la patria del Merlot questo vitigno ha trovato diffusione anche in Europa e nel nuovo mondo: è presente in BulgariaGrecia e Croazia. Le coltivazioni di dimensioni più vaste si hanno in Nuova ZelandaCile e Sudafrica. In Italia trova notevole fortuna in FriuliTrentinoVeneto ed Emilia-Romagna.

L’uva è contraddistinta da grappoli di medie dimensioni e acini rotondi molto scuri, disposti in forma piramidale e non troppo fitti. Nel vino si distinguono i profumi di ciliegia e prugna, spesso anche note speziate. Offre un sapore intenso e complesso, un intenso mosaico di sentori di frutta. Viene vinificato anche in rosa, con risultati di assoluta piacevolezza come, per esempio, il Merlot Rosato Puglia IGT.

Negli Stati Uniti più del 40% dell’intera domanda di vino è per il Merlot: una vera e propria storia d’amore per questo timido rosso francese!

Un’ultima curiosità su questo vino è legata al suo nome: deriva da un uccello, il merlo, che è particolarmente ghiotto delle sue bacche.

 

Chardonnay: un vitigno tanto diffuso quanto versatile

 

vitigno internazionale Chardonnay

 

Anche questo vitigno ha origine in Francia, nella regione della Borgogna, nonostante esistano testimonianze storiche che collocano il vitigno in Israele, ben prima che si affermasse qui.

Per quanto riguarda la diffusione dello Chardonnay, si tratta di un vitigno davvero universale. Le coltivazioni principali sono situate negli Stati UnitiCileNuova ZelandaAustralia. L’Italia accoglie lo Chardonnay principalmente nelle Langhe, in LombardiaVenetoFriuli-Venezia Giulia e Abruzzo.

Acini piccoli e sferici di colore verde-giallo disegnano grappoli compatti, di forma conica. Da queste uve si possono realizzare vini fermi o frizzanti: lo Chardonnay viene impiegato, insieme ad altri vitigni, nella produzione dei migliori Spumanti Metodo Classico al mondo. Caratterizzato da leggere suggestioni di frutta esotica, quando invecchiato si arricchisce di gusti più decisi di frutta secca. Inoltre, recenti indagini genetiche hanno chiarito che lo Chardonnay è nato da un incrocio spontaneo tra Pinot Nero e Gouais Blanc.

Risulta curioso sapere che il nome del vitigno deriverebbe dall’ebraico Sha’har-adonayPorta di Dio. Frase simbolica che designa Gerusalemme: con questo nome sarebbero giunti in Francia i primi semi dalla Terra Santa, proprio durante le crociate. 

 

Vitigni che hanno conquistato il mondo: il Pinot Bianco

 

Sembra ormai assodato che il Pinot Bianco sia una variante genetica del Pinot Nero. Potrebbe apparire scontato, ma questa affermazione è stata oggetto di discussione per molti anni tra eminenti ampelografi (studiosi delle caratteristiche morfologiche dei vitigni).

Se il suo territorio di origine è la Germania e quello più vocato è la regione francese dell’Alsazia, sono invece Stati Uniti, America latina, Australia e Nuova Zelanda a rappresentare i principali territori coltivati a Pinot Bianco. Anche l’Italia ha zone dedicate, i cui vigneti producono vini di grande qualità: FriuliAlto Adige e Puglia.

Il Pinot Bianco presenta piccoli grappoli di forma piramidale, caratterizzati da acini fitti di colore giallo-verde. Gli acini hanno forma sferica e buccia consistente. I suoi vini bianchi profumano di melapesca e pera, sono caratterizzati da una leggera acidità e da una struttura importante.

Il nome Pinot deriverebbe da un vezzeggiativo francese, che si potrebbe tradurre con “piccola pigna”, per la piccola dimensione dei grappoli.

 

Il Riesling, un elegante e nobile vitigno tedesco

 

Come suggerisce il nome, il Riesling è un vitigno originario della Germania, in particolare delle valli attraversate dal Reno.

Trova diffusione significativa in FranciaAustriaUngheria e Australia. In Italia è diffuso e apprezzato a tal punto che ne esiste una variante denominata Riesling Italico

Il vitigno dà grappoli di dimensioni allungate, con acini sferici di colore dorato, fitti e piccoli. Il vino che ne viene tratto è secco ed equilibrato, con vaghe suggestioni di moscato. Ha gusto delicato, con un rapporto bilanciato di gradazione alcolica e acidità.  

Una caratteristica del Riesling è la buona resistenza all’invecchiamento: un punto di forza e un'insolita peculiarità per un bianco. Anche vini di 10 anni possono rappresentare un'esperienza sensoriale unica, poiché esaltano al massimo le caratteristiche olfattive e di gusto di un vino a ragione considerato nel mondo tra i migliori bianchi.

 

 

Ora che conosci i vitigni più diffusi al mondo, lasciati guidare da Giordano Vini nella degustazione di vini dal sapore internazionale!

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