Dici Castelli Romani, e subito l’immaginazione ti porta in magnifici paesaggi, lungo le strade di antichi borghi dominati dai profili di strutture medievali. Un territorio così ricco di storia e di meraviglie, è anche patria di vini di grande tradizione, molto diffusi e molto apprezzati sia in Italia che nel mondo. A volte sono proprio le cose che abbiamo sotto il naso ogni giorno a essere sottovalutate: ed è esattamente quello che accade al Castelli Romani Bianco DOC, un vino che merita le luci della ribalta!
Ecco 5 cose che (forse) ancora non sai sul Castelli Romani Bianco DOC.
5 curiosità sul Castelli Romani Bianco DOC
1 Una antica tradizione
Il vino dei Castelli Romani è una tradizione di lunghissima data nel Lazio, tanto che per moltissimi anni era facile imbattersi in una produzione artigianale di questo tipo di vini. Non era raro trovare piccoli e piccolissimi produttori, che vinificavano in casa (o in garage) un vino rivenduto poi a prezzi molto popolari. Questa capillare diffusione di un prodotto di qualità spesso approssimativa ha contribuito a complicare la vita al Castelli Romani DOC, anche quando, dopo anni, si è meritato una denominazione e un riconoscimento qualitativo importante. Oggi il prodotto che si fregia del nome Castelli Romani in etichetta è di buon livello… e in garage arriva solo per essere conservato!
2 Perché Castelli Romani?
Il motivo per il quale la denominazione Castelli Romani ha questo nome è presto detto: perché a vegliare sul territorio di produzione, di comune in comune, sorgevano residenze nobiliari. Anche se, purtroppo, molti degli edifici sono andati distrutti, restano testimonianze tangibili di un passato feudale importante. Di nobiltà in nobiltà: dapprima famiglie di aristocratici, oggi vini dal lignaggio regale!
3 Amatissimo all’estero
Paradosso dei paradossi: il Castelli Romani DOC è amatissimo e molto ricercato all’estero, ed è amatissimo e molto ricercato appena varcati i confini del Lazio, mentre in casa risente ancora di una fama penalizzante.
4 Un tesoro enologico fragile
Trebbiano e malvasia costituiscono il cuore di questa denominazione: vitigni dai frutti espressivi, carichi di suggestioni e aromi, sono preziosi e al tempo stesso fragili. Risentono molto delle condizioni climatiche, ed estati particolarmente aride possono incidere negativamente sulla qualità dei raccolti. Correre ai ripari significa adottare tutte quelle piccole strategie che possono dare sollievo alle viti, specialmente in annate complesse: sta di fatto che ogni volta che se ne sorseggia un calice, dietro quel sapore unico ci sono sfide vinte, e nella qualità impareggiabile del Castelli Romani DOC ci sono impegno e passione senza pari.
5 Abbinamenti di gran classe
Ogni vino richiede piatti speciali per esaltare nel bicchiere le proprie caratteristiche uniche. Nel caso del Castelli Romani DOC, le specialità a base di pesce sono l’accostamento ideale. Antipasti, primi piatti e pietanze dai profumi di mare trovano in questo bianco un pairing efficace ed espressivo, versatile e adatto a completare in tavola un’alchimia di sapori da vero gourmet. Qualche esempio? Gamberoni alla catalana, speziati e saporiti, o antipasti della tradizione come il Bagnet Verd piemontese. Con i Bianchetti alla giudea, una frittura Made in Lazio sfiziosa e local, trova un delizioso abbinamento a km 0!