Alla scoperta dei vini rossi e bianchi della Lombardia

Dalla Bonarda dell’Oltrepò Pavese fino al Lugana: una rassegna di vini che riassumono la ricchezza del territorio

Alla scoperta dei vini rossi e bianchi della Lombardia

Data Pubblicazione: 25/10/2023

È nella varietà geologica e climatica della regione che i vitigni lombardi hanno trovato nei secoli un contesto fertile per prosperare, dando vita alle eccellenze che oggi conquistano il settore enologico. Da un lato fresche zone alpine, dall’altro vaste pianure e dolci rilievi collinari, senza poi sottovalutare l’influenza che i laghi di Garda e Iseo hanno avuto e hanno tuttora sulla produzione vinicola regionale. 

I vini rossi e bianchi della Lombardia sono un capolavoro aromatico e gustativo che rivela quanto questa regione sia attiva nel portare avanti e in alto il nome dell’enologia italiana!

 

Lombardia, una terra di grandi vini: storia e zone di produzione

 

Sebbene la vera e propria coltivazione della vite non sia attestata in Lombardia prima del VII secolo a.C., la presenza di vitis vinifera nella zona risale all’età del Bronzo.

Il merito di aver sviluppato una produzione vinicola consapevole va attribuita però alle popolazioni italiche che si stanziarono nella regione: i Reti, gli Etruschi e i Liguri prima, gli Antichi Romani poi. Grazie a questi ultimi le tecniche di coltivazione e vinificazione si consolidarono, e la produzione conobbe un periodo fortunato, per poi subire una battuta d’arresto durante l’invasione longobarda

La storia del vino in Lombardia proseguì con risultati notevoli dal Medioevo - soprattutto grazie all’attività monastica - fino all’Ottocento, quando la diffusione delle più devastanti malattie della vite (fillossera, peronospora e oidio), determinò l’inizio di una nuova crisi per il settore, superata grazie allo sviluppo di tecniche innovative e alla nascita di cantine d’eccezione.

 

zone di produzione e caratteristiche dei vini rossi e bianchi lombardi

 

Parlare dunque di una Lombardia vinicola significa compiere un viaggio lungo diversi millenni, nonché tenere conto di un territorio estremamente differenziato, che si suddivide in diverse zone vinicole:

  • Oltrepò Pavese: una delle aree vinicole più importanti della regione, ma che occupa anche parte dell’Emilia-Romagna, della Liguria e del Piemonte. In Lombardia si concentra nella zona sud della provincia di Pavia. Il suo profilo geologico è caratterizzato da colline a composizione calcareo argillosa che, assieme al clima temperato, favoriscono la coltivazione dei vitigni (tra cui Barbera, Bonarda, Croatina, Uva Rara, Pinot Nero, Riesling Italico, Moscato e Malvasia) e la produzione del vino più rappresentativo della zona, la Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC
  • Franciacorta: questa zona di produzione in provincia di Brescia porta con sé un primato molto importante, ossia la nascita del primo spumante italiano Metodo Classico. Qui vengono coltivati soprattutto Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot Nero e Bianco su suoli ricchi anch’essi di argilla e calcare e grazie a un clima mitigato dalla vicinanza dei laghi.
  • Valtellina: situata solo in parte in corrispondenza dell’omonima zona geografica, presenta terreni sabbiosi tendenzialmente poveri e un clima montano non sempre facile. Malgrado ciò, la coltivazione dell’adattabile Nebbiolo ha dato vita ai pregiati Valtellina Superiore DOC e Sforzato di Valtellina. Tra gli altri vitigni utilizzati figurano Pignola, Brugnola e Rossola
  • Lago di Garda: zona caratterizzata da un microclima a sé, di stampo mediterraneo, che garantisce ai vitigni - prevalentemente Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese - temperature miti ideali per la creazione di vini equilibrati e beverini, come la schiera dei Garda DOC. 

 

Vini rossi regionali e abbinamenti gastronomici

 

Regione propositiva e all’avanguardia per quanto riguarda molti settori dell’industria, la Lombardia gioca un ruolo di spicco anche nel mondo del vino, grazie a una produzione di rossi notevole, tanto per varietà quanto per qualità della resa. 

 

Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC

 

Coraggioso e forte. È questo il significato del termine longobardo Bonarda, un vino che esprime fin dall’etimologia del nome la propria intensità aromatica. Al naso è infatti una sinfonia di toni fruttati e floreali - con una prevalenza di ciliegia e marasca - mentre l’assaggio rivela una buona struttura e una notevole presenza di tannini, che accarezzano il palato con una sorta di ruvidezza di fondo. 

Da non confondere con il prodotto piemontese realizzato con il vitigno omonimo, la Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC nasce da uve di Croatina, che conferiscono a questo vino una colorazione rosso rubino, con degli ammalianti riflessi violacei. Malgrado la potente carica organolettica, la Bonarda è facile da bere e da abbinare ai piatti della tradizione lombarda. Provalo con un tagliere di salumi locali, con i risotti, con il bollito o con un piatto di salsicce al sugo!

 

Valtellina Superiore DOCG

 

Tra i vini rossi della Lombardia il Valtellina Superiore DOCG non vuole essere secondo a nessuno, tanto in termini qualitativi quanto per versatilità. 

Caratterizzato da un colore rosso rubino, con sfumature granate, il Valtellina Superiore ha un profilo aromatico suadente, reso ancora più particolare dalla speziatura di fondo e dalle note di rose. Al palato si percepisce una struttura armonica e una discreta tannicità. 

Vuoi trovare il modo giusto per offrirlo ai tuoi ospiti? Affiancalo a dei piatti di carne rossa o selvaggina, a taglieri di salumi e formaggi stagionati, oppure servilo con una teglia fumante di Pizzoccheri! 

 

Gutturnio DOC

 

Dall’unione di Barbera e Croatina, nasce nell’area dei Colli Piacentini un vino fresco e vivace, dal colore rosso rubino intenso, che può accogliere delle tonalità violacee dipendentemente dal grado di invecchiamento: il Gutturnio. Questo prodotto porta con sé la gran parte delle caratteristiche dei vini rossi della Lombardia, come gli aromi vinosi e fruttati, nonché la carica di tannini piuttosto accentuata

Aggiunge tono alla degustazione un particolare retrogusto speziato, che si presta bene ad abbinamenti con piatti di carne, come bolliti o brasati. Nella sua versione frizzante, il Gutturnio DOC risulta invece un ottimo accompagnamento per i primi della tradizione come risotti, tortelli e polenta.

 

A tavola con i grandi vini bianchi lombardi

 

La tradizione vinicola in Lombardia non è composta solo da rossi corposi e inebrianti, ma anche da una nutrita schiera di pregiati bianchi, che portano con sé le caratteristiche uniche del terroir e le particolarità dei vitigni specifici.

 

Lugana DOC

 

A metà tra Lombardia e Veneto, nasce un vino dall’eccellente carica aromatica: il Lugana DOC. Vinificato da uve di Trebbiano di Lugana nella zona del Lago di Garda, questo prodotto incanta i palati grazie a un carattere amabile e a una buona versatilità negli abbinamenti. I suoi sentori agrumati, con note di mela e pera (che in alcune versioni sfociano in un che di balsamico), danno vita a degustazioni fresche e gradevoli durante l’intero pasto. 

È possibile degustare il Lugana DOC come vino da aperitivo con salumi e formaggi locali, nonché fritti, rustici e bruschette, soprattutto nella versione spumantizzata. Fa inoltre un’ottima figura anche con primi e secondi di pesce, grazie a una punta di acidità e mineralità che sgrassa il palato dai sentori salmastri di queste ricette. Per gli amanti dei secondi di terra è invece preferibile evitare le carni rosse, preferendo quelle bianche, più delicate

Ne esiste inoltre anche una versione vendemmia tardiva che si affianca magnificamente ai dolci secchi della tradizione lombarda, come una gustosa sbrisolona

 

Riesling dell’Oltrepò Pavese DOC

 

Tra i vitigni internazionali che hanno dato un notevole contributo alla tradizione vinicola in Lombardia c’è il Riesling Italico, di importazione francese, che dà vita a un bianco lombardo leggero e di facile beva: il Riesling dell’Oltrepò Pavese DOC

Caratterizzato da un colore giallo paglierino con eleganti riflessi verdognoli, questo Riesling ben rappresenta il terroir della Lombardia, conquistando l’olfatto con i suoi profumi floreali e le note rinfrescanti di agrumi. I sentori minerali - che spesso si ritrovano tra le caratteristiche dei vini bianchi della Lombardia - sono ideali in accompagnamento ad antipasti di mare e a piatti di pesce, meglio ancora se dai sapori non troppo complessi. 

 


 

Ora che conosci alla perfezione i vini rossi e bianchi della Lombardia, affidati a Giordano Vini per trovare le etichette migliori per la tua prossima cena! 

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