Bianco Garda DOC: storia, caratteristiche e abbinamenti

Da un territorio mite e favorevole, un vino perfetto per le ricette di lago (e certamente non solo)

Bianco Garda DOC: storia, caratteristiche e abbinamenti

Data Pubblicazione: 17/04/2024

Non è solo per i suoi magnifici scorci che il Lago di Garda ha un tale fascino sui visitatori: sono anche i piaceri della tavola a fare del grande lago un punto di riferimento per molti.

Le specialità gastronomiche della zona sono le celebri ricette di pesce, ma è solo abbinando loro il giusto vino che si può davvero dire di aver vissuto un’esperienza completa.

Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul Bianco Garda DOC, tra storia, caratteristiche e abbinamenti gastronomici!

 

Dalle origini all’ottenimento della denominazione: storia del Bianco Garda DOC

 

Non è possibile esprimere a parole l’incanto di questa lussureggiante riviera”. Sono le parole del poeta e scrittore Johann Wolfgang von Goethe, che verso la fine del Settecento soggiornò presso il Lago di Garda, riportando nei propri scritti la meraviglia provata di fronte ai suoi paesaggi.

Viene da chiedersi se - oltre ad ammirare gli scorci lacustri - ebbe modo di sorseggiare anche uno dei vini locali, oggi tutelati dalla denominazione Garda DOC.

Certo è che lo scrittore tedesco non fu il primo a celebrare la bontà del terroir della zona, già apprezzato durante l’età del ferro. La zona fu infatti scelta da molte popolazioni (tra cui anche gli Etruschi) per la coltivazione della vite domestica e per i primi tentativi di vinificazione.

La documentazione storica che riporta tale attività è estremamente scarsa, ma in età romana alcuni scritti menzionano questo vino come “vino dei Reti”, una delle più rilevanti popolazioni locali. Protagonista di scambi commerciali - apprezzato anche dal grande Giulio Cesare - il vino del Garda conobbe un notevole successo, che si amplificò nel Basso Medioevo, quando l’arte della vinificazione non fu impiegata più solo per i riti ecclesiastici, ma fu potenziata con nuovi strumenti e tecniche sempre più consapevoli.

Dopo un periodo di crisi dovuto alle Guerre Mondiali, nel Dopoguerra si assistette a una rinascita, che portò nel 1968 all’impiego ufficiale del termine “Garda” per indicare i vini prodotti nei pressi del lago, mentre al 1996 risale l’ottenimento della denominazione DOC, per tutelare i principali prodotti locali, come il Lugana DOC e il Bardolino DOC.

 

Zona di produzione del Bianco Garda DOC

 

Quale sia il principale terroir del Vino Bianco Garda DOC è intuibile proprio grazie al suo nome. La zona di produzione si concentra infatti attorno alle province che circondano il Lago di Garda, in particolare sulle sue sponde meridionali. Sono coinvolti nello specifico la Lombardia e il Veneto, in particolare la province di Brescia, Mantova e Verona

Si tratta dunque di un vino non solo spiccatamente nordico, ma lacustre, ossia caratterizzato da un buon livello di sapidità e acidità, nonché da una freschezza che lo rende beverino e gradevole, facilmente abbinabile a molte pietanze.

Le caratteristiche del Vino Bianco Garda DOC possono tuttavia variare a seconda dei vitigni a bacca bianca concessi dal disciplinare di produzione. I principali a bacca bianca sono Garganega, Trebbiano, Chardonnay e Pinot Grigio, ai quali si aggiungono altri vitigni locali minori.

 

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Un terroir unico e peculiare

 

Nella fascia collinare che circonda l’omonimo lago, la Garda DOC gode di condizioni climatiche molto particolari, grazie alle quali prosperano molte varietà di vitigni. Non è un caso che questa denominazione si declini in moltissimi vini diversi, bianchi, rossi e rosati (il Bardolino Chiaretto DOC ne è un esempio), la cui area di produzione si estende per più di 31.000 ettari.

Nello specifico, la zona è caratterizzata da un microclima temperato, piuttosto simile alle fasce mediterranee che denotano alcune località della Penisola. La freschezza della posizione settentrionale è infatti mitigata dalla vicinanza del lago e dalla presenza delle montagne, che proteggono i vitigni del Vino Bianco Garda DOC dalle brezze particolarmente fredde del Nord.

Questi elementi collaborano tra loro per garantire alle piante le condizioni ideali per prosperare, assieme alla favorevole composizione dei suoli: i terreni a ovest possono essere di origine morenica o marina, in quest’ultimo caso composti da residui calcarei, mentre a est si può riscontrare la presenza massiccia di suoli vulcanici.

 

Eleganza e carattere: i tratti organolettici del Bianco Garda DOC

 

Sorseggiare un calice di Bianco Garda DOC significa bere un vino armonico, che sa come conquistare i sensi con note suadenti e vivaci. Il terroir lombardo e veneto - così come le caratteristiche dei vitigni coinvolti - si riflettono in ogni aspetto di questo vino, a partire dal suo colore giallo paglierino, che evolve nel calice verso tonalità quasi verdastre.

La carica aromatica merita un esame attento, non solo per la sua piacevolezza, ma per la tendenza di questo vino a sfoggiare fin da subito un’intensità floreale notevole, per poi evolvere con il tempo in un bouquet di frutta a polpa bianca

L’assaggio conferma la sua identità lacustre: sapido - se non addirittura salino - stuzzica il palato con una certa mineralità, che vivacizza l’esperienza gustativa, invitando subito a un secondo sorso.

 

Un vino di lago tutto da gustare: abbinamenti gastronomici con il Bianco Garda DOC

 

Non esiste un modo univoco per trarre il meglio da questo eccellente bianco, se non quello di refrigerarlo fino a farlo arrivare a una temperatura di 8°-10°C, che gli permette di sprigionare sia a livello olfattivo che gustativo tutte le sue sfumature organolettiche, da solo o in accompagnamento a qualche delizioso piatto della tradizione di lago.

Sono le ricette di pesce a dare vita agli abbinamenti più sfiziosi, ma non sono certo le sole. L’attività ittica della zona del Garda offre a questo vino bianco italiano innumerevoli ricette alle quali si può sposare: lo si può bere per esempio con delle polpettine di trota, con del fritto misto di lago oppure con dei primi gustosi, come dei tagliolini al ragù di pesce (con trota, lavarello e persico a fornire le materie prime per il sugo), un risotto con la tinca o un piatto fumante di polenta con il luccio, ma anche filetti di trota o salmerino con contorno di verdure, scottati in padella o cotti al forno.

Gli abbinamenti tra cibo e Vino Bianco Garda DOC non finiscono qui: un sorso di questo prodotto è sorprendente anche con primi vegetariani, come i tortelli con la zucca, un ortaggio dal retrogusto dolciastro si abbinano magnificamente ai profumi soavi di questo vino.

 

 

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