I migliori vini italiani: nella nuova guida di Luca Maroni Giordano raddoppia!

I MIGLIORI VINI ITALIANI: NELLA NUOVA GUIDA DI LUCA MARONI GIORDANO RADDOPPIA!

Torna l’appuntamento annuale con la guida firmata da Luca Maroni. Nell’edizione che verrà presentata a Milano tra il 22 e il 24 novembre, sono 44 i vini che hanno meritato il punteggio massimo. E tra questi campioni del vino italiano ben due portano in alto i colori Giordano!

L’Albarossa Piemonte DOC e il Rinforzato Primitivo Puglia Appassimento IGT hanno convinto il celebre analista sensoriale, spingendolo a conferire una valutazione che sfiora la perfezione.

99 punti, vini eccellenti secondo tradizione

Albarossa Piemonte DOC

Albarossa Piemonte DOC, 99 punti al vino Giordano piemontese

Luca Maroni ha messo a punto un metodo di valutazione del vino del tutto personale, che pone l’accento su tre caratteristiche che creano nel vino ciò che un appassionato apprezza. I criteri di valutazione che utilizza valutano Consistenza, Equilibrio e Integrità. Ciascun aspetto riceve un punteggio massimo di 33 punti, pertanto la massima valutazione raggiungibile è di 99 punti.

È proprio questo giudizio impreziosisce il nostro Albarossa Piemonte DOC, giovane etichetta Giordano che interpreta una delle più recenti denominazioni piemontesi. Connubio riuscito e di grande fascino tra Barbera e Nebbiolo di Dronero (Chatus), trova collocazione ideale tra gli invecchiati di carattere, pur riuscendo a mostrare un certa versatilità sulla tavola d’Autunno, diventando anche una piacevole abitudine. Un riconoscimento che tiene conto del rapporto stretto tra territorio e cultura del vino, che i nostri Wine Makers sono riusciti a proporre in chiave rispettosa e al contempo moderna.

Rinforzato Primitivo Puglia Appassimento IGT

Rinforzato Primitivo Puglia Appassimento IGT

Dire Primitivo è come dire Puglia: il nostro Rinforzato Primitivo Puglia Appssimento IGT è un rosso mediterraneo in tutto e per tutto, con un carattere a tratti travolgente e incontenibile. I 99 punti raggiunti si devono all’equilibrio con il quale a Torricella i nostri enologi hanno saputo rispettare l’antica tradizione dell’appassimento, tecnica che prevede la surmaturazione delle uve in pianta prima della vendemmia, sposandola a un incontro con il legno di botte che ingentilisce e dà profondità al vino. Tutta la frutta e le ispirazioni di fiori e spezie del territorio risplendono nel calice, convogliate al naso in nuvole di piacevoli suggestioni.

Assaggiarlo una volta è sufficiente per innamorarsene: rimane scolpito nella memoria quel piacere, rievocato ogni volta che se ne versa un bicchiere. I 99 punti sono un grande onore per tutti coloro che contribuiscono alla nascita di un tale portento, un vino che nelle occasioni speciali sembra fermare il tempo e aumentare la percezione dei sensi.